Todaro: settore strategico per i nostri porti, un’occasione per le città I numeri che arrivano…
Nel 2020 traffico merci in calo in tutta Italia, Sicilia occidentale in territorio positivo
Nell’anno nero della pandemia i porti italiani hanno perso mediamente il 10 per cento del traffico merci. Solo due enti, in tutta Italia, non hanno visto il segno meno nei report elaborati da Assoporti: si tratta del porto di Gioia Tauro (con un ragguardevole +35,4%) e dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale, che nel 2020 ha fatto registrare il 2,5% in più rispetto al 2019.
Analizzando i dati nel loro complesso, emerge che nel 2020 in tutta Italia sono state movimentate 441.832.483 tonnellate di merce (-9,9% rispetto all’anno precedente), di cui poco meno di 157 milioni di tonnellate di liquidi, 49,2 milioni di tonnellate di merce rinfusa, 114,3 milioni di tonnellate di container, 105 milioni di tonnellate di Ro-Ro e 235,6 milioni di tonnellate su cargo.
Nel dettaglio, invece, il dato peggiore riguarda l’Autorità del Mar Tirreno Centro Settentrionale (-22,9% la differenza tra il 2020 e il 2019), seguita dall’Autorità del
Mare di Sardegna (-17,1%) e quasi a pari merito dal network del Nord Tirreno (-16,3%) e dell’Adriatico centrale (-16,2%).
Escluso il porto di Gioia Tauro, i cui volumi di traffico sono tra i più importanti in Italia con oltre 40 milioni di tonnellate di merce movimentata nel 2020, il network della Sicilia Occidentale (Palermo, Trapani, Termini Imerese e Porto Empedocle) ha superato i livelli del 2019 con oltre 8 milioni e mezzo di tonnellate di merci, di cui 252 mila tonnellate di liquidi, 913 mila tonnellate di merce rinfusa, 300 mila tonnellate di container e 7 milioni di tonnellate di Ro-Ro.
“Anche grazie a questa attività – commenta Giuseppe Todaro, amministratore di Portitalia e presidente di Osp – siamo riusciti a mantenere i livelli occupazionali ma anche elevati standard qualitativi. Adesso puntiamo a rilanciare: sebbene la pandemia abbia costretto interi settori dell’economia a restare sulla difensiva, noi vogliamo infatti continuare a migliorare e a crescere. I presupposti ci sono e le premesse, almeno stando ai numeri, sono sicuramente incoraggianti. Ora bisogna navigare tutti nella stessa direzione”.